RENZI L'ITALIA DEVE CAMBIARE FACCIA, ANZI INTERFACCIA (Agenzia Vista) – Venezia, 8 luglio2014 "L'italia ha una grande occasione: quella di smettere di piangersi addosso e di provare concretamente a cambiare faccia, anzi, per dirlo con termini tecnologici, deve cambiare interfaccia. Per poterlo fare, noi metteremo in campo tutto quello che abbiamo a disposizione: faremo le riforme che abbiamo promesso a livello internazionale ma la prima riforma sarà quella di creare spazio e posti di lavoro per i nostri ragazzi.... In questo momento le idee salveranno l'Europa e non le limitazioni. L'Europa deve essere lo spazio della libertà, dobbiamo rendere più bella la globalizzazione. Se invece parliamo solo di limiti, di vincoli e di dossier burocratici che dividono i paesi perdiamo un'opportunità". Così ha il premier Renzi intervenendo a "Digital Venice" a Venezia. Se l'Italia cambia se stessa può essere leader nei prossimi 20 anni". "La riforma del Senato forse per voi è normale, ma per la politica in Italia è una rivoluzione" Se l'Italia cambia sè stessa può essere leader nei prossimi 20 anni".- ha detto ancora il Pesidente del Consiglio. di Laura Perreca VITTORIO CONTI INPS: LA CRISI STA ESASPERANDO PROBLEMATICHE SOCIALI LATENTI Nel 2013 il 43% dei pensionati, ovvero 6,8 milioni di persone, ha ricevuto meno di 1.000 euro lordi al mese. Tra questi il 13,4%, pari a 2,1 milioni, si situa al di sotto di 500 euro mensili. Lo ha rilevato l'Inps nel rapporto annuale che ha presentato alla Camera dei Deputati. Il 2013 ha segnato inoltre un crollo delle pensioni liquidate, anche a seguito della stretta prevista dalla riforma Fornero. Per il commissario straordinario dell'Inps, Vittorio Conti: "La crisi sta approfondendo ed esasperando problematiche sociali latenti con l'aggiunta di nuovi soggetti deboli: milioni di disoccupati ed inoccupati, giovani e meno giovani, famiglie prive di un reddito stabile a rischio di povertà ed esclusione sociale. Tornare a crescere, incrementare la produttività e soprattutto creare nuove opportunità di lavoro stabile sono divenute oggi urgenze assolute." In particolare Conti ha fatto riferimento ai lavoratori precoci ed ai lavori usuranti. "l'impalcatura previdenziale" ha concluso "non può cambiare in continuazione e non può cambiare più di tanto, ma sarebbe opportuno inserire elementi di flessibilità per rendere più equa la nuova architettura''. di Laura Perreca